Yoani Sánchez è una strana dissidente: non denuncia, non attacca, non contesta. Semplicemente racconta nel suo blog cosa significa vivere oggi nel regime comunista di Cuba: la difficoltà di fare la spesa e la fame cronica, l’arte di ripararsi gli elettrodomestici guasti, la lotta per leggere le vere notizie tra le righe del giornale di partito, la paura del ricovero in ospedale dove manca anche il necessario per sterilizzare, la convivenza forzata con la propaganda che si insinua nei media, nelle piazze e nelle scuole, il panico quando arrivano le convocazioni della polizia, la preoccupazione per gli amici in carcere, la nostalgia per i tanti che sono fuggiti e la delusione per tutti quelli che hanno smesso di credere al futuro. Ma soprattutto sfata il falso mito dell’efficienza castrista e descrive, tra tenerezza e rabbia, la frustrazione per le potenzialità inespresse e i sogni perduti di chi, come lei, è nato nella Cuba degli anni Settanta e Ottanta e si ritrova rinchiuso in un’utopia che non gli appartiene. Le false promesse di Raúl Castro, succeduto ufficialmente al fratello nel 2008, sono state l’ultima goccia di un quotidiano stillicidio di dolore e disillusione. Di questa generazione che non ha mai conosciuto la libertà Yoani è diventata l’inconsapevole portavoce, e il suo blog, che ha fatto il giro del mondo e ora è un libro, è oggi la più acuta spina nel fianco del regime. Al punto che lo stesso Líder Máximo si è spinto ad attaccarla pubblicamente e ad accusarla di essere una spia al soldo del capitalismo. All’arroganza del potere che pretende di dirigere la sua esistenza, Yoani continua a opporre la forza dell’ostinazione e la presunzione della sua personale utopia: vivere un giorno in una Cuba libera.
Vydal: Rizzoli
Počet stran: 240
Stav: Nakladatelská brož, 215x140, stránky nažloutlé stářím, jinak pěkná
Kód: Pol
Ilustroval:
Edice:
Rok vydání: 2009